Inglese per DSA e dislessia

Affrontiamo insieme il tema dell’apprendimento della lingua inglese per i ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Dalle caratteristiche intrinseche della lingua fino ad arrivare agli aspetti emotivo–motivazionali passando per le sfide che solitamente si incontrano a livello ortografico e lessicale.
Prima di addentrarci in questo percorso è importante sottolineare che l’esperienza di ogni ragazzo è diversa e che ogni alunno con BES presenta quindi difficoltà e punti di forza differenti.
Ma possiamo affermare che il processo di apprendimento di una lingua straniera per un ragazzo con BES o DSA sarà magari più lento rispetto alla media, ma l’acquisizione di questa competenza può avvenire con successo!
Possibili difficoltà
A proposito delle caratteristiche della lingua, l’ortografia rappresenta la barriera principale, con ricadute sulla lettura, la scrittura e la pronuncia dei vocaboli. Gli studenti con dislessia farebbero fatica rispetto alle consonanti silenti (listen, know), i dittonghi pronunciati diversamente (good-blood, mean-steady), le parole omofone (sea-see) e le parole omografe (read-read). Queste caratteristiche della lingua, rendono la sua acquisizione difficile per tutti.
Anche per l’acquisizione del lessico possono emergere delle criticità in quanto gli studenti con dislessia fanno fatica a memorizzare le informazioni e ad automatizzare alcuni processi.
Riguardo la comunicazione orale, richiedendo un certo livello di spontaneità e l’attivazione simultanea di varie sotto-abilità, come la comprensione, la produzione e il recupero del lessico in tempo reale, una didattica basata esclusivamente sulle abilità orali risulterebbe sicuramente incompleta, e comunque non adatta alle esigenze degli studenti con dislessia.
Tuttavia, gli studenti con dislessia possono imparare una lingua straniera, quindi gli insuccessi scolastici non sono da attribuire esclusivamente a fattori interni al disturbo, quanto piuttosto a fattori esterni al disturbo specifico dell’apprendimento, come gli aspetti emotivo-motivazionali e il metodo didattico.
La motivazione ad apprendere
Da un punto di vista emotivo-motivazionale, gli studenti dislessici affrontano difficoltà nell’alfabetizzazione nella propria lingua madre, e molto spesso si aspettano di rivivere le stesse frustrazioni nell’apprendimento di una lingua straniera. Questo atteggiamento demoralizzato e sconfortato, non fa altro che rendere ancora più probabile il fallimento. Per altri studenti dislessici, invece, l’acquisizione di una lingua straniera può essere interpretata come una possibilità di riscatto dagli insuccessi scolastici precedenti.
Nel contesto specifico dell’apprendimento di una lingua straniera, bisogna poi considerare il fenomeno dell’ansia linguistica. Si tratta di uno stato ansioso particolare in presenza di determinati compiti linguistici come copiare dalla lavagna, leggere ad alta voce, partecipare a una conversazione o condividere i propri elaborati in classe.
Inglese per DSA
L’ascolto
Visto che il canale lettura nella Dislessia non possiamo utilizzarlo con efficacia, bisognerà prediligere l’apprendimento attraverso l’ascolto. Ciò significa che ogni singola parola, frase, assegnazione di un compito o esercizio scritto, andrà letto allo studente con dislessia. Al quale compito o esercizio lo stesso risponderà oralmente.
Ad esempio, il bambino si trova di fronte al seguente compito con consegna iniziale ed esercizio:
Complete the following sentences, inserting IS or AND in the appropriate spaces. «The pen ___ on the table»
Vediamo insieme i livelli di difficoltà, dal quello base, sino quello avanzato. Lo stimolo visivo (la frase di consegna e risposta) è sempre in Inglese, e questa la avremo come difficoltà solo nel primo livello.
1- Consegna letta in ITALIANO; Frase letta in ITALIANO; Risposta bambino in ITALIANO
2- Consegna letta in ITALIANO; Frase letta in ITALIANO; Risposta bambino in INGLESE
3- Consegna letta in ITALIANO; Frase letta in INGLESE; Risposta bambino in INGLESE
4- Consegna letta in INGLESE; Frase letta in INGLESE; Risposta bambino in INGLESE
Generalmente, operiamo così: la consegna gli andrà letta prima in INGLESE, se non la dovesse comprendere, allora gli andrà letta anche in ITALIANO: “Completa le seguenti frasi inserendo E’ o E (congiunzione) negli appositi spazi”
La frase dell’esercizio: gli andrà letta in inglese, ed il bambino ORALMENTE andrà ad indicare se inserire IS o AND. Con eventuali gravi difficoltà si effettuerà la traduzione in italiano. Ma in ogni caso la risposta orale del bambino è bene che sia in INGLESE. Questo, almeno per iniziare, poi pian piano si andrà ad eseguire il compito sempre in modo più difficile.
Strumenti digitali e analoghi a supporto dell’apprendimento
Ci sono alcune risorse che possono essere d’aiuto agli studenti con DSA e per i loro formatori:
A) ENGLISH ATTACK
Strumento efficace, lavora con stimoli video, immagini, videogiochi per bambini e test finali. Il tutto con una moderna interazione digitale. Nei DSA è consigliato nella scuola primaria. Lo trovi qui: https://it.english-attack.com/
B) DUOLINGO
Professionale ma coinvolgente, basato su livelli, il meglio che si possa desiderare. Duolingo è consigliatissimo nei DSA dalla scuola media in poi. Lo trovi qui: https://it.duolingo.com/welcome
C) MONSTER ENGLISH
Edito dalla Erickson, è una collana in 5 volumi di livello crescente perfetto per gli studenti ed i bambini con Dislessia e DSA alla scuola primaria, questo è uno strumento essenziale.
COMPRENSIONE ORALE (LISTENING)
Gli esercizi di pre-listening incoraggiano e favoriscono una migliore partecipazione degli studenti alle attività di comprensione orale e sono altamente Dyslexia Friendly.
Alcuni suggerimenti:
- favorire attività di pre-listening per stimolare l’intuizione e la curiosità attraverso l’utilizzo di immagini, di oggetti autentici e coerenti con quanto si va ad ascoltare, di materiali/supporti digitali e multimediali;
- scegliere attività di pre-listening altamente multisensoriali, al fine di creare un clima favorevole all’ascolto in una lingua straniera. Ideali anche per abbassare i livelli di ansia da prestazione e aumentare quelli di curiosità per tutti gli studenti.
PRODUZIONE ORALE (SPEAKING)
Consideriamo 3 tipologie di dialoghi raccomandati e i loro punti di forza.
- Dialoghi su traccia. I dialoghi su traccia dovrebbero sempre essere preceduti da consegne chiare, stimolare il lavoro in coppia o essere utilizzati come dialogo modello/base da cui di volta in volta eliminare, coprire o nascondere singole parole o brevi frasi modificabili e sostituibili man mano dal docente (che fornirà un esempio), dall’alunno/dalla classe con sinonimi o altri modi di dire.
- Drammatizzazione dei dialoghi: considerando il testo scritto come base di lavoro, questa attività non si presenta complessa soprattutto se svolta in una prima fase dagli alunni suddivisi a coppie o in piccoli gruppi.
- Dialoghi per scambiarsi informazioni/opinioni: le attività di questo tipo sono ampiamente utilizzabili in modo inclusivo poiché sono abbastanza strutturate (si parte infatti da frasi suggerite dal libro, dall’insegnante, etc.) e inoltre, favoriscono la peer education (istruzione tra pari).
Attenzione però: evitare di fare imparare a memoria parti di un dialogo o poesie; tutti gli allievi soffrono per la frustrazione di dover imparare a memoria frasi o parole in una lingua che conoscono poco e che comunque non hanno ancora automatizzato. Non adatti nemmeno i Role Play: questo tipo di attività richiede creatività, autonomia e improvvisazione che la rendono quindi un’attività non utilizzabile in maniera inclusiva.
COMPRENSIONE SCRITTA (READING)
Silent reading: la lettura silenziosa rende familiare il contenuto o una sua parte, favorisce la concentrazione e non richiede creatività o improvvisazione, né una produzione orale, scritta o simile.
Read and complete the table/diagram/the columns: leggere con l’obiettivo di comprendere e completare tavole, schemi, mappe, diagrammi, ecc., è un’attività che favorisce la focalizzazione e la comprensione, senza richiedere livelli alti di autonomia. Inoltre, rassicura l’allievo poiché si tratta di attività molto strutturate, che restituiscono all’apprendente fiducia nelle proprie capacità di comprensione, abbassando i livelli di frustrazione.
Vero/Falso: attività di lettura e comprensione guidate dal true/ false sono altamente strutturate e, quindi, da utilizzare ampiamente nell’ottica della didattica inclusiva.
Multiple choice: è un tipo di attività altamente inclusivo, soprattutto perché non richiede l’attivazione di abilità linguistiche plurime. Evidenziare nel testo le possibili risposte a domande di comprensione: questa attività semi-strutturata è considerata efficace secondo un’ottica inclusiva poiché non richiede un livello di decodificazione complesso e rende l’allievo gradualmente più autonomo nella comprensione.
PRODUZIONE SCRITTA (WRITING)
- Graduare le attività: partire da attività guidate e valutare il livello di autonomia a cui si può arrivare. Ad esempio iniziare da attività di completamento fill in/cloze e/o chiedendo all’alunno di completare testi con frasi già fornite da utilizzare come frasi modello.
- Creare in classe una griglia di riferimento, un modello di produzione scritta condivisibile e da utilizzare per arrivare a produzioni sempre più libere.
- Proporre componimenti già svolti ed analizzarli alla luce dell’obiettivo di produzione scritta richiesta. Per esempio leggendo in classe e scomponendo insieme le varie parti di una email, oppure ascoltando e leggendo in classe un breve articolo su un giornale cartaceo o digitale, evidenziandone le frasi più utili per la successiva produzione (utilizzare per esempio il grassetto, diversi colori per le parole/frasi chiave, l’evidenziatore).
- Spiegare le consegne e riproporre lo stesso tipo di attività in maniera sistematica per un certo periodo per rendere il più possibile autonoma la comprensione del compito.
Evitare di proporre attività di produzione scritta non strutturate (per esempio il tema libero, le analisi testuali o gli articoli per il giornalino della scuola, ecc.).
GRAMMATICA
La riflessione sulla lingua e l’insegnamento della grammatica visti in un’ottica inclusiva richiedono:
- la contestualizzazione: per es. partire dal dialogo e da un brano ascoltato o da una lettura e andare ad evidenziare le parole chiave (ad esempio verbi irregolari, avverbi, preposizioni, ecc.);
- l’utilizzo di tabelle e schemi, da poter essere utilizzati anche durante le prove di verifica (per esempio l’elenco dei verbi irregolari);
- mappe e grafici: sia nella fase di riflessione in classe sia nel lavoro a casa vanno privilegiate le mappe, gli schemi grafici, i diagrammi (ad es. diagrammi di flusso tipo yes/no).
LESSICO
Anche per il lessico è estremamente consigliato l’utilizzo di tabelle e schemi, mappe e diagrammi. Un’altra attività per migliorare la comprensione di singole parole e per incrementare il lessico è il labeling, la richiesta è di abbinare etichette con il nome in lingua straniera degli oggetti presenti in un’immagine complessa, permettendo così di acquisirne il significato e di apprenderle per poterle poi riutilizzare.
Altri suggerimenti di attività idonee:
- Creazione di insiemi di parole: attività che consente agli allievi di rinforzare il lessico e stimolare l’aspetto metacognitivo.
- Matching: si tratta di chiedere agli alunni di abbinare significati ad immagini/foto, piuttosto che a definizioni.
- Sinonimi e contrari: attività che propongono di abbinare sinonimi e contrari sono altamente compatibili e sostenibili con eventuali difficoltà di memorizzazione, attenzione e autonomia.
Speriamo che questa breve guida sull’inglese per DSA ti sia stata utile. Non esitare a contattarci se hai bisogno di un supporto qualificato per l’apprendimento dell’inglese
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